“Je suis Charlie Hebdo!”, chi si ricorda di questo evento del 2015, sa che la libertà di espressione può essere vittima degli integralismi. Pochi si ricordano come ci siamo risentiti alle vignette su Amatrice nel 2017, a cui per fortuna c’è stata una risposta satirica e non bellica. Una delle tante che mi ha colpito è stata quella di Mario Natangelo, vignettista per Il Fatto Quotidiano. Di seguito il link alla sua riflessione – https://natangelo.org/2017/01/30/la-mia-vergogna/ – e un omaggio alla riapertura del giornale poco dopo la strage del 2015 – https://natangelo.org/2015/01/10/charlie-hebdo-riparte/
Da quell’evento l’uso della Morte come personaggio nelle vignette, vuoi per sdrammatizzare alcuni eventi e morti celebri, è stata reinterpretata con un tocco italiano.
Contestualizzato sia l’originale sia l’autore, ho pubblicato tra i primi 3D sul profilo Instagram.
Poi ho fatto una revisione per ottimizzare gli elementi per la stampa 3D, che attualmente è una promessa da marinaio a me stesso. Un giorno di pazienza la farò!
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